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RM - Risonanza Magnetica
La Risonanza Magnetica (RM o RMN nella vecchia denominazione) è un'apparecchiatura che permette di generare immagini del corpo umano sfruttando un campo magnetico e onde di radiofrequenza (simili alla radio e non ionizzanti).
La RM non utilizza radiazioni ionizzanti o sostanze radioattive.
I pazienti possono essere sottoposti all’esame RM solo previa esclusione di ogni possibile controindicazione all’accesso alla sala RM e all’esame stesso, da accertarsi a cura del medico radiologo responsabile della prestazione diagnostica, anche attraverso l’utilizzo dell’apposito questionario anamnestico e del modulo di consenso informato. Per questa ragione la semplice prenotazione dell’esame RM non garantisce in alcuna maniera la sua esecuzione.
Per effettuare l’esame RM è necessario che il paziente non abbia dentro di sé o indossi materiale non compatibile con le condizioni presenti all’interno della sala RM; a titolo di esempio, non esaustivo: qualsiasi oggetto o apparecchiatura che in presenza di un campo magnetico possa rompersi (apparecchiature elettroniche non compatibili, pace-maker, defibrillatori, elettrostimolatori, pompe per farmaci etc.) smagnetizzarsi, scaldarsi, o muoversi (ad esempio materiali ferromagnetici, protesi, schegge metalliche etc) o provocare danni a cose o a persone. In ogni caso è necessario rimuovere qualsiasi materiale per il quale non sia attestata la compatibilità con la RM. Il/la paziente è comunque tenuto/a a portare in visione la documentazione che attesti la compatibilità di eventuale materiale impiantato o presente nel proprio corpo.
Le immagini ottenute da un esame RM rappresentano in genere sezioni del corpo umano, le cui strutture sono rappresentate sulla base della loro composizione (in acqua, grasso etc). Alcune tecniche permettono di mettere selettivamente in risalto nelle immagini alcuni di questi elementi costitutivi e sono quindi utili alla caratterizzazione dei tessuti.
Un esame di RM è mirato per distretto corporeo, per tipo di patologia o quesito clinico. Le informazioni anamnestiche e una richiesta motivata da parte del medico prescrivente sono quindi necessari per poter eseguire la tecnica RM appropriata e affinché l’esame possa fornire informazioni eventualmente diagnostiche. Il paziente deve essere consapevole che, come qualsiasi altra indagine di laboratorio o strumentale, anche la RM ha limiti diagnostici dovuti a fattori tecnici, non fornisce informazioni ottenibili con un esame istologico e spesso le ipotesi diagnostiche formulate nei referti sono ipotesi di probabilità. La diagnosi di alcune patologie può essere infatti un processo lungo e complesso, e comportare l’esecuzione di numerose indagini diagnostiche e controlli a distanza che sono necessari a formulare una diagnosi differenziale (la quale permette giungere all’ipotesi diagnostica più probabile su un principio di esclusione).