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Trauma cranico e RM
La Risonanza Magnetica (RM) è una delle tecniche di imaging più importanti nel campo della neurologia, in particolare per la valutazione del trauma cranico. Se, in fatti, la TC è utilizzata per una valutazione iniziale rapida e per escludere fratture ossee o emorragie acute, la RM fornisce dettagli sulle strutture cerebrali, rivelando:
• Contusioni cerebrali, ovvero le aree di sofferenza tissutale prodotte in corrispondenza della regione ove si applica l’impatto. A questa regione può corrisponderne una sul lato opposto del cranio.
• Danno Assonale Diffuso: Le lesioni diffuse, nell’insieme denominate Danno Assonale Diffuso (Diffuse Axonal Injury - DAI) o Traumatic Axonal Injury (TAI), sono causate dalle forze di accelerazione e rotazionali che inducono lacerazione egli assoni (le fibre che trasmettono i segnali nervosi). Esse hanno dimensioni inferiori a 15mm possono essere interessate da micro-emorragie e prevalenza in corrispondenza delle interfacce tra sostanza bianca e grigia e a livello delle strutture della linea mediana come il corpo calloso. Il DAI interessa il tessuto cerebrale in modo ampio e complesso rispetto a lesioni localizzate come contusioni o ematomi. L’effetto del DAI non si manifesta solo localmente, ma attraverso l’interruzione di interi circuiti anche con deficit funzionali e cognitivi. L’utilizzo della RM è fondamentale per l’identificazione del DAI per la sua unica capacità di rilevare depositi di emosiderina, prodotto di degradazione del sangue.
• Le complicanze del trauma cranico nella fase acuta comprendono:
- L'edema cerebrale, risposta al danno tissutale. Frequente nel trauma cranico, con conseguente aumento della pressione intracranica e può rappresentare indicazione alla craniectomia decompressiva.
- Fratture, emorragie, ematomi, lesioni vascolari, vasospasmietc. possono provocare compressioni e ischemie con sofferenza del corrispondente tessuto encefalico.
• Il trauma secondario si riferisce ai danni cerebrali che si verificano dopo l'evento traumatico iniziale. Questa fase può manifestarsi giorni, settimane o anni dopo il trauma e può influenzare significativamente il recupero del paziente. Gli effetti a lungo termine del trauma comprendono:
- le variazioni nel flusso sanguigno cerebrale e nell'attività metabolica,
- l’insorgenza di un idrocefalo, con eventuale necessità di impianto di una derivazione ventricolo-peritoneale, che può essere soggetta a rischio di infezione
- la disconnessione dei circuiti nervosi, che si manifesta in RM con i segni di deafferentazione e clinicamente con deficit cognitivi.
La RM ha un ruolo fondamentale nella valutazione e nel monitoraggio del trauma cranico permettendo di monitorare le evoluzioni delle lesioni cerebrali nel tempo e di individuare eventuali complicanze. Ciò è particolarmente importante nei pazienti con trauma cranico moderato o grave. La valutazione tempestiva e accurata delle lesioni da trauma secondario è cruciale per:
- Identificare precocemente segni di trauma secondario aiuta a pianificare strategie terapeutiche appropriate, inclusi farmaci per ridurre l'edema o interventi chirurgici per alleviare la pressione intracranica.
- Conoscere l'estensione e la natura del trauma secondario permette di progettare programmi di riabilitazione personalizzati, mirati a recuperare la funzionalità neurologica.
Vantaggi della Risonanza Magnetica
Nessuna radiazione ionizzante: A differenza della TC, la RM non utilizza radiazioni ionizzanti, rendendola più sicura per pazienti, in particolare bambini e giovani adulti, che potrebbero necessitare di ripetuti esami.
Migliore caratterizzazione dei tessuti: La RM fornisce un'eccellente risoluzione dei tessuti molli, consentendo una migliore caratterizzazione delle lesioni rispetto alla TC. In particolare essa consente la valutazione del Danno Assonale Diffuso, per la sua capacità unica di rilevare depositi di prodotti derivanti dalla degradazione del sangue (l’emosiderina).
Tecniche Avanzate: la risonanza magnetica (RM) offre una serie di tecniche avanzate che consentono di approfondire l'analisi delle lesioni cerebrali nel contesto del trauma cranico.